Treviso-Ostiglia: Fiab inaugura l’hub cicloturistico nell’ex casello di Grisignano di Zocco

Soppressa nel 1959, nel pieno boom economico, la ferrovia Treviso-Grisignano di Zocco, quest’ultimo comune in provincia di Vicenza, è stata abbandonata per anni. Oggi la ciclabile Treviso-Ostiglia è una delle eccellenze cicloturistiche del Veneto (52 km attivi e altri 35 finanziati) su cui FIAB da sempre ha puntato per lo sviluppo dei territori. Dopo anni di collaborazione con enti pubblici e privati, l’ex casello di Grisignano di Zocco sta per accogliere un hub cicloturistico affidato per i prossimi tre anni ai volontari FIAB, come punto di incontro e di informazioni per i tanti viaggiatori che presto torneranno a pedalare in questo angolo del Veneto. Venerdì 12 febbraio, dalle ore 10, è in programma l’evento che celebrerà il recupero, il primo in assoluto lungo la Treviso-Ostiglia, e dal profilo Facebook di FIAB Vicenza Tuttinbici sarà trasmessa la diretta.
La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta segue e stimola da anni l’evoluzione della ciclabile Treviso-Ostiglia. Era successo, ad esempio, quando è stato inaugurato il ponte sul Brenta. Per quanto riguarda l’ex casello ferroviario di Grisignano di Zocco, FIAB avrà a disposizione uno spazio di 30 metri quadrati al piano terra dell’immobile recuperato, che sarà anche punto informativo del Green Tour, progetto strategico della Regione Veneto.
Decisivi in questa operazione bike friendly sono stati sia gli attori pubblici, come la Provincia di Vicenza, sia attori privati come Crédit Agricole che ha sostenuto questo progetto di sviluppo cicloturistico. Dopo l’evento del 12 febbraio saranno necessarie ancora diverse settimane per ultimare i lavori (tutti finanziati) e preparare l’hub FIAB in vista dell’inaugurazione vera e propria. Con trent’anni di attività alle spalle, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta raccoglie così un nuovo successo sui territori, per recuperare l’esistente e valorizzarlo. Sul tema delle ciclabili lungo le ex ferrovie si è occupata anche la Rivista BC: nell’ultimo numero è stato pubblicato un focus proprio su questo tema.
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ComuniCiclabili: assegnate le prime 51 bandiere gialle per il 2021

Sono state consegnate virtualmente questa mattina nell’ambito di una partecipata cerimonia online le prime 51 bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana: entra così nel vivo la quarta edizione di FIAB-ComuniCiclabili, il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly. L’iniziativa, che fino ad oggi ha coinvolto oltre 140 comuni italiani (che con quasi 9,5 milioni di abitanti rappresentano il 15,64% della popolazione italiana), ha ottenuto per il 2021 il patrocino del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente.
Il riconoscimento FIAB-ComuniCiclabili attribuisce alle località e ai loro territori un punteggio da 1 a 5 assegnato sulla base di diversi parametri e rappresentato da altrettanti “bike-smile” sulla bandiera.
Per accedere al riconoscimento il comune deve possedere almeno un requisito in tre delle quattro aree di valutazione: uno nell’area “mobilità urbana” (ciclabili urbane /infrastrutture e moderazione traffico e velocità), uno nell’area “governance” (politiche di mobilità urbana e servizi), uno nell’area “comunicazione & promozione”, mentre non è obbligatorio per la valutazione d’accesso il requisito nell’area “cicloturismo”.
Gli ulteriori parametri presenti nel territorio e/o nelle attività dell’amministrazione in relazione ai quattro ambiti di valutazione, contribuiscono alla definizione del punteggio che viene assegnato al ComuneCiclabile.
Il momento di consegna dell’attestazione di ComuneCiclabile 2021 e della comunicazione dei bike-smile attribuiti a ciascun comune (sia per le 5 nuove realtà tra le quali Ancona, sia per gli altri 46 comuni che hanno già rinnovato la loro presenza nella rete a inizio anno), è stato preceduto dall’intervento dell’italiano Giuseppe Grezzi, assessore alla mobilità di Valencia, che ha illustrato i virtuosi progetti messi in campo nella città spagnola, divenuta un modello di metropoli bike-friendly a livello internazionale.
Durante l’evento online, inoltre, è stato siglato un accordo di collaborazione tra FIAB-ComuniCiclabili e ALI-Autonomie Locali Italiane, che prevede un reciproco impegno nella condivisione di dati, metodi e indicatori, per studiare e monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta nel nostro Paese, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale.
“La pandemia ha innescato quella Rivoluzione Bici che nel nostro paese si faceva ancora attendere. La salute è diventata una priorità e la bicicletta rende la vita quotidiana salutare, in più consente anche il distanziamento, indispensabile finché perdurerà l’epidemia. Anche a livello istituzionale c’è una inedita attenzione in tema di mobilità e sviluppo della ciclabilità urbana, come dimostrato dal bonus bici e dalle novità normative varate negli ultimi mesi. L’introduzione nel Codice della Strada di corsie ciclabili, strade ciclabili, case avanzate bici ai semafori, doppio senso ciclabile e strade scolastiche ci avvicinano finalmente ai paesi europei più virtuosi – dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB che aggiunge: – Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili FIAB accompagna le amministrazioni nell’adottare politiche a favore della mobilità in bicicletta, valutando e valorizzando quanto già fatto e, oggi più che mai, le incentiva a fare sempre meglio tenendo in considerazione l’oggettivo cambiamento in atto che vede la bici strumento protagonista del binomio rilancio economico-riconversione verde”.
Le 5 new entry nella rete ComuniCiclabili sono:
- ANCONA – 1 bike-smile
- Camisano Vicentino (VI) – 3 bike-smile
- Civitanova Marche (MC) – 2 bike-smile
- Francavilla Fontana (BR) – 1 bike-smile
- Sassoferrato (AN) – 1 bike-smile
Tra gli altri 46 comuni già in rete che hanno rinnovato la loro presenza in ComuniCiclabili per il 2021, spiccano ben tredici capoluoghi: Torino, Trento, Arezzo, Bergamo, Bolzano, Ferrara, Grosseto, Parma, Pesaro, Piacenza, Pisa, Verona.
Una menzione particolare a tre ComuniCiclabili che hanno migliorato il loro punteggio: passano da 2 a 3 bike-smile VERONA, Desio (MI) e TORINO, una città, quest’ultima, che ha dimostrato di essere protagonista della “rivoluzione bici” in atto. Oltre ad aver ampliato le zone 30, ha tempestivamente applicato le nuove norme su corsie ciclabili e case avanzate ai semafori e ha introdotto nuovi modelli come i controviali con velocità limitata a 20 km/h.
Tra le buone pratiche messe in campo dai ComuniCiclabili già valutati per l’edizione 2021 si evidenzia, nell’ambito “mobilità urbana”, la capacità di saper cogliere le opportunità delle nuove normative per la realizzazione di corsie ciclabili, doppio senso ciclabile, strade E-bis (urbane ciclabili), case avanzate ai semafori e strade scolastiche, oltre all’ampliamento delle zone 30 per la moderazione del traffico e della velocità. Nell’ambito di valutazione “governance” sono molti i comuni che hanno lavorato agli strumenti di pianificazione di mobilità ciclistica (come PUMS e BICIPLAN) o che, sul fronte strategico della mobilità casa-lavoro, hanno soddisfatto il nuovo parametro di adesione a CIAB (il Club Imprese Amiche della Bicicletta – www.ciab.it) per le aziende del territorio, con conseguente copertura assicurativa per tutti i dipendenti che effettuano spostamenti in bicicletta.
Nell’ambito “comunicazione & promozione” molti comuni hanno usato i propri fondi per offrire incentivi all’acquisto di e-bike o per sviluppare progetti che hanno unito il tema della mobilità ciclistica ad altre tematiche: oltre al più diffuso tema del cicloturismo ci sono state iniziative di bici&salute, bici&cultura, bici&scuola, laboratori di ciclofficina e molto altro.
L’edizione 2021 di FIAB-ComuniCiclabili è ancora in corso. I comuni che desiderano rientrare nella prossima cerimonia di aprile hanno tempo fino a fine febbraio per rinnovare la propria adesione al network anche per quest’anno, o per inviare la loro candidatura ex-novo se si tratta di nuovi territori.
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Ciclovia AIDA, a che punto siamo con la segnaletica?

La Ciclovia AIDA, ovvero Alta Italia Da Attraversare, è un progetto FIAB che parte da Susa e si spinge fino a Trieste. Il tracciato è lungo 900 km e attraversa la maggior parte delle città del nord Italia. Grazie alla campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela lanciata nel 2019 sono stati raccolti 40mila euro a sostegno del progetto. La maggior parte dei fondi è stata destinata alla mappatura dell’intero tracciato attraverso circa 8mila segnavia resistenti al sole e alla pioggia così da rendere ancora più concreta un’infrastruttura in buona parte già pronta ad accogliere i cicloturisti.
Stando alle ultime notizie, il 67% della Ciclovia AIDA è già stato mappato: lungo 510 km tra Brescia a Trieste e lungo 115 km tra Novara e Cassano d’Adda. Per fare pressioni sulla politica e sui vari territori, FIAB aveva anche dedicato la Bicistaffetta 2018 proprio a questa infrastruttura, pedalandola con due gruppi di ambasciatori del cicloturismo.
A ideare nel 2016 la Ciclovia AIDA sono stati i rappresentanti FIAB Michele Cremonesi e Corrado Marastoni, rispettivamente delle associazioni di Milano e Verona. Negli anni è stato fondamentale anche il ruolo di figure come Valerio Montieri, Piercarlo Bertolotti, Giorgio Ceccarelli, Antonio Dalla Venezia e Federico Zadnich, che per FIAB hanno trasferito l’importanza di questa infrastruttura sui vari territori dal Piemonte fino al Friuli Venezia Giulia.
Non era mai successo che una ciclovia fosse protagonista di una campagna di crowdfunding. Questa modalità ha permesso a FIAB di allargare il proprio pubblico, attirando anche l’attenzione di cittadini e realtà che prima non conoscevano la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. In più il progetto ha ottenuto l’appoggio di personaggi pubblici come il comico Giovanni Storti (testimonial di AIDA) e il giornalista Mario Calabresi. Oltre alla posa dei segnavia, FIAB ha anche altri obiettivi per AIDA: tra questi quello di sostenere il progetto della Ciclovia dal punto di visto comunicativo e di realizzare un’app gratuita iOS e Android dedicata.
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