LA BELLEZZA DELLE SORELLE – VIAGGIO IN AUTONOMIA
attraverso i Siti Unesco di Bergamo e Brescia
Difficoltà: È richiesto un buon allenamento e abitudine al sellino 😉
informazioni tecniche: VENERDÌ giorno facoltativo: Trezzo d’Adda 60 km – SABATO primo giorno 80 km / 900 mt dislivello positivo – DOMENICA secondo giorno 80 km / 700 mt dislivello positivo
Bicicletta consigliata: Gravel – Bici Viaggio – Mtb front – E-bike
Percorso: strade secondarie, piste ciclabili
Pernottamento: a chi é interessato verrà inviato su WhatsApp il modulo per la scelta e la prenotazione del pernotto
PROFILO FACEBOOK
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PER AVERE ULTERIORI INFORMAZIONI È OBBLIGATORIA LA COMPILAZIONE DEL MODULO QUI SOTTO:
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oppure scrivere con whatsapp a Marco 3393232434
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Descrizione: Nato in occasione della capitale della cultura Bergamo – Brescia 2023 si è voluto sviluppare un percorso che toccasse i siti UNESCO delle due città, differenziandosi dalla classico percorso ciclabile
Per chi riuscirà, venerdì ritrovo a Bergamo e pedalata per visitare il sito UNESCO del Villaggio di Crespi d’Adda. Ritorno in serata a Bergamo.
Sabato partenza dalla stazione di Bergamo vista alle famose Mura Venete orobiche. Si procederà poi verso il lago Endine e lambendo il lago d’Iseo si entrerà in Valcamonica dove parteciperemo all’evento “Orme Camune ” di Breno.
Pernottamento in tenda oppure ostello / hotel e degustazione prodotti tipici locali.
Domenica si inizierà la discesa della Valcamonica con visita alle incisioni rupestri. Seguiremo quindi la costa bresciana del Lago d’Iseo per poi tuffarci nei vigneti della Franciacorta per arrivare a Brescia dove si potrà ammirare il museo Santa Giulia e il Tempio Capitolino.
Ritrovo ufficiale: sabato 29 Giugno 2024, ore 09:00 presso Stazione Treni (Bergamo) oppure Venerdì pomeriggio o sera.
Distanza: km. 160 circa
Conclusione: domenica 30 Giugno ore 18:30 circa a Brescia
Clausula di Partecipazione: Solo tesserati Fiab
Colazioni, Pranzi e Cene autogestiti in compagnia
Informazioni e preiscrizione obbligatoria tramite modulo:
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Oppure scrivere con whatsapp a Marco 3393232434

In occasione del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974 che causò 8 morti e 102 feriti, la sezione di Brescia della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) con il suo gruppo Paciclica e le ACLI provinciali di Brescia con US ACLI per….corri la Pace, organizzano due Pedalate di testimonianza e di impegno civile per NON DIMENTICARE e RICORDARE le persone cadute.
In un momento storico come l’attuale in cui troppo spesso, anche in ampi settori delle istituzioni e della politica, si dichiarano fuori dal tempo i concetti di fascismo e antifascismo – e sono sempre più frequenti episodi di razzismo, xenofobia, antisemitismo, omofobia, istigazione all’odio e alla sopraffazione – siamo fra chi crede sia sempre più necessario RICORDARE e VIGILARE, mantenendo fermi i valori della Costituzione, frutto della Resistenza e della Liberazione, e affermare i valori della democrazia e della convivenza civile.
È con questo spirito che i ciclisti di Paciclica-Fiab di Brescia e delle ACLI per…corri la Pace pedaleranno il 4 aprile e il 27 maggio recandosi nei luoghi di vita e di lavoro dei caduti di Piazza Loggia.
Iniziativa del 4 aprile 2024
Il 4 Aprile, in occasione della iniziativa sindacale che si terrà nell’auditorium di San Barnaba, si recheranno al Parco Vittorio Zambarda di Portese (San Felice del Benaco) per commemorare insieme all’Amministrazione comunale e alla cittadinanza, alle ore 12,30, la figura di Vittorio Zambarda (muratore), nato a Portese nel 1914. Al ritorno si recheranno al cimitero Vantiniano per ricordare le altre due figure operaie, Euplo Natali (operaio ATB in pensione) e Bartolomeo Talenti (operaio Armi Perazzi).
Altro impegno: martedì mattina 28 maggio abbiamo chiesto di deporre un cesto di fiori ai caduti di piazza Loggia. Bisogna essere in piazza presto, 8,30, perché poi ci sarà il Presidente Mattarella e alle 9,45 si fermano le delegazioni.
Dovremmo essere un bel gruppo.
DOMENICA 24 MARZO 2024
CICLO-PEDALATA NEI LUOGHI DELLA BATTAGLIA DI RUDIANO O DELLA MALAMORTE
Partenza ore 8,30 dal piazzale Iveco per Ospitaletto-Chiari-Pontoglio-Rudiano e ritorno
Pranzo al sacco- pedalata medio/impegnativa di 85 Km
Aperta a tutti (i non soci contribuiscono con 3 euro per l’assicurazione R.C. + Infortuni)
Il nostro amico, lo storico Silvio Ferraglio, ci porterà a scoprire i luoghi della battaglia dell’anno 1191 per la supremazia delle acque del fiume Oglio tra gli eserciti di Brescia contro quelli Bergamaschi/Cremonesi.
info: Marco 3494038412 – Maurizio 3395664243
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Battaglia di RUDIANO,
Detta anche battaglia della Malamorte o di Pontoglio o di Cividate al Piano. Venne così chiamata la battaglia combattuta il 7 luglio 1191 tra Bresciani, Cremonesi e Bergamaschi. Cause della battaglia furono antiche rivalità fra Brescia e Bergamo per il controllo dell’Oglio, la questione dei Castelli di Volpino, Qualino, Ceratello non risolta con la battaglia e le più recenti e nuove rivalità fra Crema e Cremona e poi fra Brescia assieme a Milano. La battaglia, come s’è detto, ebbe luogo il 7 luglio 1191 festa di S. Apollonio quando il grosso delle truppe bresciane accampate a Palazzolo in attesa del soccorso di quelle milanesi dovette d’improvviso intervenire per rintuzzare la minaccia dei Cremonesi e dei Bergamaschi i quali, gettato di notte un ponte sull’Oglio vicino a Cividate al Piano, dilagarono nelle campagne mettendole a ferro e a fuoco dirigendosi su Palazzolo. Non potendo più attendere, i bresciani, divisi in quattro schiere comandate rispettivamente da Giacomo Confalonieri, Protoncelao da Mairano, Manuele Concesio e un Tangetini, mentre sul carroccio stavano, ad estrema difesa, Vianesio da Lavellongo, Boccaccio dei Boccacci, un Redoldeschi e un Pontonello da S. Andrea, si lanciarono contro l’esercito nemico avanzante, sempre sperando in un vicino arrivo dei Milanesi. I due eserciti si fronteggiarono con decisione, fino a quando, forse disanimati anche del mancato sopraggiungere degli alleati, i bresciani incominciarono a dar segni di sbandamento fino a prefigurare un vero e proprio ripiegamento, mentre bergamaschi e cremonesi reiteravano gli assalti. La sconfitta dei bresciani sembrava ormai imminente, quando lungo la strada da Rudiano a Palazzolo un suono di trombe e uno scalpitio di cavalli e nuvole di polvere annunciarono l’arrivo di Biatta da Palazzo con i suoi cavalieri i quali, postisi a guardia del castello di Rudiano, avvisati da alcuni esploratori, mandati a seguire gli scontri, della imminente rotta dei bresciani, avevano deciso di intervenire nella battaglia. La loro comparsa probabilmente ritenuta dai cremonesi e bergamaschi come l’avanguardia dell’esercito milanese servì a galvanizzare gli animi dei bresciani che moltiplicarono gli sforzi per ricacciare i nemici, i quali travolti dal loro impeto ripiegarono verso l’unico ponte che avevano costruito nella notte, il quale per il soverchio peso di uomini e cavalli crollò travolgendo una gran quantità di armati mentre altri si buttavano nelle acque del fiume sotto l’incalzare degli inseguitori. Per le ferite, per il peso delle armature, per la ressa incomposta, moltissimi morirono in modo talmente miserando che la battaglia venne chiamata dai Cremonesi della “mala morte”. Conquistato il carroccio dei cremonesi i bresciani lo trascinarono con grande esultanza a Brescia e, dopo averlo posto in S. Pietro de Dom, posero la campana dello stesso sulla torre del Pegol decretando che venisse suonata ogni anno il giovedì grasso “a letizia”. Il Malvezzi esagera certamente il numero dei morti che fa ascendere addirittura a oltre 10 mila, contando inoltre 2 mila prigionieri mentre altre fonti (Galvanei Flammae) contarono tremila cinquecento morti e ottocento prigionieri o, ancora, secondo Elia Capriolo, cinquemila morti e mille prigionieri. La sconfitta specie dei cremonesi fu segnata di irridenti strali di satira e da canzonette popolari. Agli affoganti soldati infatti venne messa in bocca l’espressione: “Melius est submergi quam mori” cioè “è meglio affogare che morire”.
CICLO-PEDALATA IN AUTONOMIA (26-27 MAGGIO)
La val d Illasi, una distesa unica di vigneti, é l ultima valle veronese prima del vicentino che restringendosi fino ad arrivare ad un vajo termina con il borgo cimbro di Giazza.
Qui ci arriveremo con una nuova ciclopedonale asfaltata che seppur breve, sta ripagando gli sforzi degli Amministratori locali con un aumento del turismo.
Il percorso prevede l attraversamento di Verona dove pranzeremo al sacco.
Il ritorno, tranne la deviazione a Borghetto sul Mincio, risulta simile alla andata.
Pernotto e colazionehttps://www.sportingsanfelice.com/ portare il costume!
Cena a Giazza https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g2616610-d2559134-Reviews-Osteria_Ljetzan-Giazza_Province_of_Verona_Veneto.html
Andata km 100 Dsl 700 m 95% asfalto , Ritorno km 50
Massimo 25 partecipanti
Ritrovo Campo sportivo Monzambano, via San Martino e Solferino, ore 8,45
Quota di partecipazione 90 euro, 50 all’iscrizione il resto alla partenza.
Possibilità di dormire in quadrupla costo 80 euro
Le iscrizioni si ricevono all’Ufficio Bici il giovedì dalle 15,30 alle 18,30 ed il sabato dalle 9,30 alle 12,30 .Oppure telefonando al 030 2978328 , avuta conferma della disponibilità di posti , fare un bonifico sul cc. Amici della Bici con IBAN IT86 M051 1611 2030 0000 0011 776 specificando nome e gita .
info: Marco 3494038412 – Daniele 3517039927